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Idee demolibertarie

Economia cooperativa

Nelle imprese gestite nella forma di società per azioni, il profitto destinato agli azionisti è il motore trainante delle scelte strategiche aziendali e l'opinione dei dipendenti non è tenuta in considerazione (solo gli azionisti hanno diritto di voto). Gli effetti di questa modalità di organizzare le aziende composte da più di 2 individui sono evidenti: salari bassissimi se comparati ai profitti ripartiti tra gli azionisti, una ricchezza finanziaria concentrata in mano ad una piccola parte della popolazione ed una mancanza di sensibilità (non viziata dall'interesse economico) nei confronti della "sostenibilità come concetto esteso", ovvero non solamente economica ma anche ecologica e sociale.

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Le teorie economiche alternative sviluppate nell'ultimo decennio hanno molti punti in comune: enfatizzano le relazioni tra le persone e con l'ambiente e inseriscono valori di solidarietà in queste relazioni (cooperazione, egualitarismo, democrazia, territorialità e sostenibilità). Sostengono un'economia basata sui bisogni umani piuttosto che sul profitto e mirano ad abbattere le gerarchie economiche oppressive di tutti i tipi. Mirano inoltre allo sviluppo del potenziale umano e alla salvaguardia delle comunità locali e dell'ambiente. Alcuni concetti ricorrenti sono condivisi dalla maggior parte di queste teorie: il decentramento è uno di questi, in quanto è convinzione comune che la creazione di reti di iniziative locali democratiche sia più efficace di un "governo mondiale", anche se democratico [1].

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Il libertarismo democratico vede in un'economia basata su cooperative private ad alto statuto democratico, regolate da una forte legislazione statale una realistica alternativa al capitalismo classico. Il cooperativismo non permette solamente di garantire l'iniziativa privata ed evitare lo statalismo ma permette di garantire nello stesso tempo il controllo democratico e la decentralizzazione della produzione.

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L'Alleanza Cooperativa Internazionale fornisce sette principi delle cooperative [2]:

  1. "Partecipazione volontaria e aperta" (in contrasto con la partecipazione coercitiva/involontaria)

  2. "Controllo democratico dei soci" (in contrasto con il controllo non democratico)

  3. "Partecipazione economica dei soci" (in contrasto con le relazioni puramente transazionali e la gestione a libro chiuso)

  4. "Autonomia e indipendenza" (in contrasto con la proprietà statale o aziendale)

  5. "Educazione, formazione e informazione" (in contrasto con la "gestione a fungo" in cui i lavoratori sono "tenuti all'oscuro" e le informazioni sono intenzionalmente incanalate attraverso canali di potere)

  6. "Cooperazione tra cooperative" (in contrasto con la concorrenza tra imprese)

  7. "Preoccupazione per la comunità" (in contrasto con le preoccupazioni puramente orientate al prodotto o al profitto)

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[1] https://base.socioeco.org/docs/solidarity_based_economy_in_europe.pdf (pag.8)

[2] "Cooperative identity, values & principles". Archived from the original on 2022-05-07. Retrieved 2022-05-02.

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