Idee demolibertarie
Divieto di uccisione di animali per la produzione di carne
Vietare l'uccisione di animali per la produzione di carne e sostituirla con carne coltivata è il primo passo da fare per rispettare la libertà individuale degli animali stessi e di conseguenza massimizzare la libertà di tutti i membri della società. Non dimentichiamo che gli animali provano emozioni, hanno una concezione di sé stessi, sono in grado di comunicare e sono dotati di un complesso sistema cognitivo. Per chi avesse dubbi in merito consigliamo per esempio la lettura di Linguaggi animali. Le conversazioni segrete del mondo vivente, di Eva Meijer: (link).
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Di seguito alcune brevi considerazioni:
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1) La carne di coltura viene prodotta utilizzando cellule animali e non prevede la macellazione di animali vivi.
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2) La produzione di bestiame contribuisce in modo significativo alle emissioni di gas serra, all'uso del suolo, all'uso dell'acqua e all'inquinamento. Vietare l'uccisione di animali per la produzione di carne e sostituirla con carne di coltura contribuirebbe a ridurre questi impatti. La produzione di carne di coltura richiede meno risorse rispetto alla produzione di carne tradizionale e può essere effettuata in un ambiente più controllato che riduce gli sprechi e l'inquinamento.
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3) Vietare l'uccisione di animali per la produzione di carne avrebbe senz'altro un impatto economico significativo, in particolare per gli allevatori e gli altri attori dell'industria della carne. Tuttavia, la creazione di una nuova industria per la produzione di carne coltivata potrebbe offrire nuove opportunità di lavoro e di crescita economica.